Non è solo un luogo di lavoro: è un luogo di pensiero, di speranze, di sogni affidati alla natura ed ‘addomesticati’ dalla mano dell’uomo.
Nella nuova cantina di Corte Adami c’è tutto questo.
Lì vengono concentrati tutti i processi di lavorazione dei vini: dalla pigiatura in riduzione delle uve fino allo stoccaggio delle bottiglie.
Pressa pneumatica per la spremitura soffice delle uve, vasche in acciaio per la fermentazione, l’affinamento e la conservazione dei vini, botti di legno francese (le classiche barriques ma anche botti da 500 litri) per la maturazione.
In mezzo a tutto questo vi sono interventi quotidiani, controlli assidui e prove sistematiche. Perché il vino è come un bimbo: se educato già dalla tenera età da grande non darà sicuramente brutte sorprese……
Una particolare zona della cantina è dedicata all’appassimento delle uve atte a produrre il Recioto di Soave e i vini Valpolicella. Vi si trasferiscono circa 14.000 cassette l’anno, contenenti circa cinque chilogrammi di uva cadauna. Per garantire l’appassimento ideale, i locali sono stati dotati di sistemi di ventilazione e di controllo dell’umidità, così da non creare traumi nel prosciugamento dell’acino e nel suo sviluppo zuccherino
La zona interrata, avvolta in un pressoché religioso silenzio, è riservata all’affinamento dei vini.
Qui nascono e maturano gli aromi e i profumi, si evolvono i tannini, si assemblano tutte (e sono veramente tante) le componenti organiche dei vini, si definisce e si afferma l’eccellenza.
Fuori? Il mondo.
Un mondo fatto di genti, fatica, amore per la terra, sudore, geli e caldi torridi, pazienza.
Tanta pazienza…….